Cala la tensione al confine tra Kosovo e Serbia che nelle ultime settimane ha preoccupato l’Europa e i Balcani.
Trovato l’accordo tra Kosovo e Serbia dopo giorni di alta tensione al confine tra i due paesi a nord del Kosovo dove vive la minoranza serba. Gli scontri e i tumulti hanno allertato l’Ue che ha cercato di mediare per evitare una escalation. Arrivano oggi segnali di de-escalation dopo che è stato trovato l’accordo con il presidente serbo Aleksandar Vucic.
La Serbia ha deciso di rimuovere le barricate alzate al confine dalla minoranza serba dopo l’arresto dell’ex ufficiale serbo. Vucic ha annunciato questa decisione dopo aver trovato un accordo con i leader del Kosovo in una riunione notturna sulla crisi tra i due Paesi. “Entro 24-48 ore le barricate saranno rimosse”, ha detto il presidente. Ma Vucic precisa che “questo non è un processo semplice e non può essere fatto in due ore, come alcuni immaginavano”.
Segnali di distensione ma Vucic mette in chiaro le cose
Dopo 20 giorni di alta tensione tra Serbia e Kosovo mentre sembrava che i due paesi stessero precipitando di nuovo in una guerra sulla scia di quella degli anni 90, arriva la de-escalation richiesta dall’Unione europea e Stati Uniti. Le barricate erette dai Serbi nel nord del Kosovo cominceranno a essere rimosse anche se la situazione resta tesa tra i due popoli. “Rimane invece la diffidenza nei confronti di coloro che stanno manovrando per escludere i serbi dal Kosovo. Devono sapere che non lo permetteremo, nè ora nè mai”, ha sottolineato Vucic.
Una piccola concessione da parte di Belgrado quindi. Lo stesso Vucic ha precisato che rimuovere le barricate non ha niente ha che fare con un ritorno dei serbi nelle istituzioni kosovare, quelli che si sono dimessi in massa per protesta contro la politica discriminatoria e ostile di Pristina nei confronti dei serbi.
Il tutto è nato dal mancato riconoscimento delle targhe automobilistiche serbe per coloro che risiedono in Kosovo. Un ritorno dei serbi nelle istituzioni potrebbe avvenire solo con la creazione della Comunità delle municipalità serbe nel paese, nel rispetto dell’accordo di Bruxelles del 2013. Inoltre, Vucic mette in chiaro che non ci sarà mai un riconoscimento da parte di Belgrado dell’indipendenza del Kosovo.